Un caso controverso sull’utilizzo dell’AI generativa
L’artista statunitense, creatore delle immagini incriminate, che ritraggono politici in situazioni compromettenti, si difende dalle accuse dichiarando la sua volontà di combattere l’AI generativa usata in modo irresponsabile e potenzialmente nociva. Le immagini in questione fanno parte della serie intitolata dallo stesso Brown ‘L’AI rivoluzionerà l’industria del ricatto‘.
L’intento, che probabilmente non è stato colto da Midjourney, a detta di Brown, era di dimostrare quanto fosse facile con l’ausilio dell’intelligenza artificiale, promuovere la diffusione di fake news e, quindi, ricattare le persone con immagini del tutto false.
In questa querelle ideologica la nota piattaforma ha preso una posizione netta e ha deciso di bloccare l’account dell’artista.
Episodio che fa riflettere sui risvolti etici dell’utilizzo dell’AI, soprattutto in vista delle elezioni presidenziali americane previste per il 2024.
Scopriamo insieme perché Midjourney banna le fake images e il caso di Justin Brown.
Perchè vengono bannate le immagini?
I fake creati da Brown su Midjourney hanno come protagoniste diverse figure politiche, tra cui alcuni candidati alle presidenziali USA del 2024.
Joe Biden è sul podio insieme all’ex Presidente Donald Trump, l’ex governatore del New Jersey, Chris Christie e il governatore della Florida, Ron DeSantis.
In queste immagini, create ad arte, i politici statunitensi sono stati ritratti in scene piccanti: l’artista, infatti, tenta di cogliere in flagrante, in una versione del tutto immaginaria, le personalità più in vista del Paese.
Un atto che è stato considerato pericoloso da Midjourney poiché hanno il potenziale effetto di minare l’onore dei candidati alle elezioni. Un gesto considerato esecrabile poiché dannoso per la democrazia americana e per tutte le democrazie del mondo.
Fonte: https://www.ninjamarketing.it/2023/08/11/midjourney-banna-le-immagini-fake-il-caso-justin-brown/