Threads, il nuovo social network di Meta, due settimane dopo il lancio non è ancora disponibile nei paesi dell’Unione Europea e da qualche giorno non è più raggiungibile neanche VPN (una rete privata virtuale, che permette a chi la usa di far credere di trovarsi in un luogo diverso da dove è realmente). Il motivo è legato alla normativa sulla privacy che in Unione Europea è molto più stringente che negli Stati Uniti e quindi almeno per ora i cittadini dell’Unione devono rinunciare a Threads.
Immagino che tutti più o meno stiate facendo la solita riflessione: Meta è un’azienda che opera in UE e gestisce i dati di centinaia di milioni di cittadini europei, perché con Threads non si limita a fare quello che già sta facendo con Facebook, Instagram e Whatsapp?
Per le aziende di tecnologia i dati degli utenti hanno un valore economico ed è un valore che cresce più che questi dati sono utilizzabili liberamente per cui le aziende preferiscono mantenere i dati negli Stati Uniti che in UE.
Lo scorso 22 maggio Meta è stata multata per 1 miliardo e 200 milioni per violazione della legge sulla privacy dell’UE. Il caso era nato dal ricorso di un cittadino austriaco e dopo qualche anno è giunto alla fine. La Corte di Giustizia dell’UE ha dato ragione al cittadino e un tribunale irlandese (dove Meta ha la sua sede legale europea) non solo ha inflitto la multa a Meta, ma ha chiesto di interrompere la trasmissione dei dati verso gli Stati Uniti e di cancellare i dati presenti entro 6 mesi.
FONTE: https://www.ilriformista.it/threads-come-funziona-il-nuovo-social-di-meta-in-arrivo-in-italia-lapp-basata-sulle-conversazioni-di-instagram-370472/